Serie Tv

Julianne Moore (foto Ansa)
“Sirens”, la nuova miniserie con Julianne Moore, è una brillante commedia dark avvolta nel mistero. Disponibile su Netflix e firmata da Molly Smith Metzler, sceneggiatrice e drammaturga statunitense, l’inedita fiction è composta da cinque episodi che scorrono a ritmo serrato. La trama si sviluppa attorno al rapporto complesso e conflittuale tra due sorelle diverse per carattere e stile di vita. Devon (Meghann Fahy) è una donna che lotta contro l’alcolismo e cerca disperatamente di gestire la sua vita tra un lavoro precario in un fast food e la cura del padre, a cui è stata diagnosticata la demenza. Dall’altra parte c’è Simone (Milly Alcock), la sorella minore che ha apparentemente voltato pagina: vive in una villa come assistente personale della carismatica ma allo stesso tempo inquietante Michaela Kell (una magnetica Julianne Moore), una filantropa e attivista per la conservazione dei rapaci, regina incontrastata dell’alta società sull’isola immaginaria di Port Haven, nel New England. A completare il quadro, un cast d’eccellenza: accanto a Julianne Moore spiccano Kevin Bacon e Glenn Howerton, interpreti capaci di dare profondità ai personaggi e di muoversi con naturalezza tra momenti di satira tagliente e intensi passaggi emotivi. La colonna sonora, firmata da Michael Abels, già compositore di "Get Out" e "Us", accompagna la narrazione con intensità, sottolineando tensioni, ambiguità e colpi di scena in modo perfettamente calibrato. Nel complesso, "Sirens" funziona, riesce a intrattenere tra mistero e black humor e regge fino all’ultimo episodio.