Trasporti

La protesta del comitato Navile e del centrodestra (foto di Riccardo Ruggeri)
Non finiscono le schermaglie tra opposizione e maggioranza sui lavori per il tram. Questa mattina, mentre via Corticella e via Stalingrado sono state intasate dal traffico, all'incrocio tra via Bentini e via Sant'Anna si è riunito il Coordinamento Comitati Navile per palesare il proprio disappunto per i cantieri della Linea Verde del tram.
A esporre le ragioni della componente cittadina del comitato, è intervenuto Oriano Muzzolon, portavoce dei residenti di Piazza dell’Unità: «Abbiamo un grosso problema. Il progetto del comune che prevede Linea Rossa e Verde con il passaggio del tram su tre lati della piazza avverrà partendo dalle cinque della mattina fino alle una e mezza di notte. Sarà un disturbo continuo. La gente vuole poter dormire e chiede che la piazza sia dei cittadini e non per usi impropri, come è sempre stato fatto negli ultimi anni». Muzzolon ha poi proposto un tracciato alternativo, già in uso fino al 1960: «Il nostro percorso passa nel mezzo della piazza, collegando direttamente via Corticella e via Matteotti. È più breve, razionale e non complicherebbe l’iter burocratico». «Il sindaco si sta facendo consigliare da chi non ha alcun rispetto per i cittadini», ha concluso.
Lamentele, quelle dei cittadini, che sono state riprese e ascoltate anche dal centrodestra bolognese. Il consigliere comunale della Lega, Matteo Di Benedetto, ha dichiarato: «Siamo al fianco dei residenti e dei commercianti messi in ginocchio dai cantieri. Basta uscire in strada per rendersene conto: muoversi in città è un incubo». Ha poi anche attaccato la maggioranza per aver rimandato l’udienza conoscitiva in programma questa mattina: «È una precisa scelta politica per rimandare ogni discussione al 16 luglio. Ma davvero si terrà quella data? E comunque ad agosto tutto si ferma, mentre a settembre si riparte da zero. Intanto, qui si vive in un girone infernale creato da questa Giunta». Di Benedetto ha poi puntato il dito anche sulla pianificazione dei cantieri: «La mancanza di programmazione è evidente. Prendiamo il ponte di San Donnino: oggi il sindaco scarica la colpa sul Governo, ma se fai un progetto e non prevedi le spese per rifare un ponte su cui deve passare il tram, di chi è la responsabilità? Coinvolgere i cittadini solo sul colore delle carrozze significa che non ti interessa il loro parere».
Sulla stessa linea anche gli altri esponenti del centrodestra. Nicola Stanzani (Fi) ha accusato la Giunta di «terrorismo politico», riferendosi all'affermazione del sindaco secondo cui il mancato rispetto dei tempi del Pnrr porterebbe il Comune al fallimento: «Questo è solo un modo per giustificare un fallimento già in atto. Se Corticella verrà abbandonata, sarà per le scelte sbagliate dell’amministrazione». Ha rincarato la dose anche Francesco Sassone, di Fratelli d’Italia: «Cittadini e commercianti sono ormai prigionieri, il Comune non risponde e comunica solo attraverso la stampa. L’assessore Campaniello spesso contraddice lo stesso sindaco Lepore. E il nuovo cantiere in via Lame? Sarà un disastro annunciato, anche lì i commercianti subiranno le stesse conseguenze». Anche Potere al Popolo ha espresso critiche, con una nota firmata da Francesca Fortuzzi: «Lepore scommette tutto sul tram, ma a quale prezzo? Se ci saranno ondate di caldo estremo o piogge torrenziali, cosa si farà? Si rispetteranno i diritti di chi lavora nei cantieri o solo le scadenze del Pnrr?»
Alle critiche ha riposto direttamente il sindaco Matteo Lepore, a margine della conferenza stampa per la premiazione del Team Volley femminile di Bologna: «Siamo sempre disponibili al confronto. Sono stato a Corticella nei giorni scorsi e continuerò a incontrare chi propone soluzioni. Ascoltiamo tutti». Già nella serata di ieri, il primo cittadino era intervenuto in risposta ai residenti del quartiere San Donato-San Vitale, contrari a un tratto promiscuo di circa 350 metri del tracciato. Lepore ha ricordato che l’opera è finanziata con fondi Pnrr e deve essere completata entro il 2026: «Se non completiamo almeno il 90% della posa dei binari, dovremo restituire 900 milioni di euro e il Comune andrebbe in bancarotta. Sarebbe la fine, dei nidi, del welfare. Il progetto è stato finanziato anche dall’attuale Governo di centrodestra, che ha persino aggiunto fondi. Questa non è una battaglia tra destra e sinistra, è un impegno della città intera. E dobbiamo portarlo a termine».
Intanto, il Comune ha avviato questa mattina un volantinaggio a tappeto per informare i residenti sull'avanzamento dei lavori. «Il cantiere di via di Corticella, dove si lavora per realizzare il sottopasso tranviario, è in procinto di cambiare il proprio assetto con alcune novità sul piano della viabilità», si legge nell'avviso. «A breve, prevedibilmente intorno alla fine del mese di giugno, il senso unico in direzione centro sarà esteso anche nel tratto compreso tra la rotonda della tangenziale e via della Croce Coperta attualmente a doppio senso. Quando la nuova viabilità entrerà in vigore, immettendosi in via di Corticella da Croce Coperta sarà nuovamente possibile svoltare anche in direzione centro, mentre in uscita dalla tangenziale diventerà obbligatorio scendere su Corticella, percorrerla fino a via Giuriolo dalla quale, imboccandola, si potrà arrivare a via Arcoveggio per poi girare a destra verso periferia».