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Vasco Rossi (foto Ansa)

 

La vita spericolata di Vasco Rossi continua anche a 73 anni e a Bologna vivrà le uniche due tappe emiliano-romagnole del "Tour 2025". Almeno per quest’anno, quelli del Dall’Ara saranno i concerti di casa per il rocker modenese. La carriera di Vasco è partita a pochi chilometri dalla Dotta; da quella Zocca, suo paese natale nell’appennino dove nel 1979 fondò “Punto Radio”, stazione che tutt'ora trasmette in tutta Emilia-Romagna.

La vita del capostipite del rock italiano è legata a doppio filo a Bologna e ai suoi luoghi; dagli anni della contestazione studentesca al primo concerto del 1979 in Piazza Maggiore. Bologna riaccoglie il "komandante" dopo due anni di assenza e si prepara a due notti sold out. La scaletta, salvo sorprese, sarà la stessa delle prime date di Bibione, Torino e Firenze e vedrà Vasco ripercorrere quasi 50 anni di successi partendo, come da tradizione, dalla fine; da quell’Albachiara già presente nel suo secondo album del 1979 “Non siamo mica gli americani”, che tradizionalmente chiude i suoi concerti. Nelle quasi due ore di show si susseguono i brani totem della carriera di Vasco, dagli anni ’80 con “C’è chi dice no” e “Spari di Sopra” ai ’90 di “Rewind” e “Vivere” e anche materiale più recente. Sorpresa in apertura. Contrariamente alle abitudini il rocker di Zocca dovrebbe salire sul palco accompagnato dalle note di “Vita Spericolata” in quella che per molti è una dichiarazione d’intenti: più che un concerto quello di Vasco è il riassunto di una vita da rockstar, passata sfidando le convenzioni sul precario equilibrio fra cantante e fenomeno di costume.

La città risponde all’appello e si prepara ad ospitare i fan. In particolare la zona di via Saragozza e Andrea Costa vivrà l’invasione degli appassionati; alcuni di loro sono accampati da giorni nei dintorni del Dall’Ara per garantirsi un posto in prima fila. Per gestire l’afflusso il Comune ha predisposto la chiusura delle principali arterie nei dintorni dello stadio dalle 14.00 di oggi organizzando anche un servizio straordinario di navette dal centro città per garantire un accesso ordinato alle quasi 60.000 persone attese fra il prato e gli spalti.