INCIDENTI

Foto Ansa
Non esiste ancora una statistica ufficiale ma è probabile che, rispetto allo scorso anno, i morti in strada nel bolognese dall’inizio dell’anno saranno molti di più. Se ne contano, a oggi, 16 sulle pagine dei quotidiani locali, mentre nel 2024, nello stesso periodo, erano 25.
L’ultimo incidente è quello avvenuto nella notte del primo giugno quando tre giovani (uno di 22, uno di 20 e l’ultimo di 26) si sono schiantati a tutta velocità contro l’auto di una coppia mentre stavano fuggendo dai carabinieri per evitare i controlli. A morire è stato Bruno Ansaloni, imprenditore agricolo cinquantaduenne di Sant’Agata Bolognese e padre di due figli.
Tra le 16 vittime di questi mesi, la morte di Marco Govoni, il settantasettenne travolto sulle strisce pedonali in via Molinelli il 6 marzo, è stata quella che ha scatenato più polemica. A pochi giorni dall’accaduto, infatti, il comitato Città 30 e i residenti della zona si erano ritrovati nel luogo dell’incidente per chiedere più controlli per far rispettare i limiti di velocità imposti dal comune.
Nel novero dei deceduti di questi mesi, sono 9 i giovani ad aver perso la vita e vanno dai 12 anni - con la bambina rimasta coinvolta in un frontale il 16 aprile a Zola Pedrosa - ai 29, la cui morte risale all’undici febbraio quando un ragazzo quasi trentenne fu travolto da due mezzi pesanti sulla carreggiata sud della A14 all’altezza di San Lazzaro.
È un dato che conferma le rilevazioni dell’Istat del 2023 sulle cause di mortalità In Emilia-Romagna: gli incidenti da traffico sono al primo posto fra giovani dai 18 ai 34 anni, seguiti dai suicidi e dalle cardiopatie. Per il resto delle fasce d’età le vittime della strada, aggregate nella dicitura “traumi ed avvelenamenti”, sono invece all’ottavo posto per cause di decessi.
Quella dei morti per incidenti stradali è una strage silenziosa che si consuma ogni giorno nelle strade italiane: ogni anno muoiono circa 3000 persone, 8 al giorno. Nel 2024 erano 3039, facendo posizionare il nostro paese al secondo posto in Europa nella classifica dei numeri assoluti sotto la Francia, che invece raggiunge quota 3167. Nel 2023 ci sono stati quasi 167mila incidenti, 456 al giorno, il cui costo sociale ammontava a 18 miliardi di euro, l’uno percento del Pil italiano.