Anniversario

La secchia rapita conservata all'interno di Torre Ghirlandina, a Modena (Foto Licenze Creative Commons)
Spettacoli, escursioni, convegni, laboratori, giochi, mostre, percorsi didattici ed enogastronomia: dopo settecento anni, Valsamoggia ricorda e celebra così la battaglia di Zappolino, una delle più cruente dell’epoca medievale e che vide scontrarsi guelfi bolognesi e ghibellini modenesi in un angolo della Valsamoggia. Un anno di celebrazioni diffuse, promosse dal Comune di Valsamoggia e dalla fondazione Rocca dei Bentivoglio, in collaborazione con le cinque pro loco del territorio e in sinergia con l'ente Territorio turistico Bologna-Modena e i Comuni di Bologna e Modena, sono rivolte a pubblici diversi: bambini, studenti, studiosi, turisti e residenti. Il via sarà a Monteveglio da venerdì 6 a domenica 8 giugno con “Feste da Medioevo”.
Passeggiando nella cittadina, tra l’abbazia e il parco Arcobaleno, sarà possibile rivivere l’atmosfera medievale, riscoprendo gli antichi mestieri, assistendo a danze d’epoca, partecipando a un torneo di tiro con l’arco. Compagnie selezionate dalla direzione artistica e provenienti da tutta Italia rievocheranno, in costume, la battaglia, che divenne emblema della storica rivalità tra le città di Bologna e di Modena anche grazie alla narrazione eroicomica che ne fece Alessandro Tassoni nel poema “La secchia rapita”.
E settecento anni dopo «la battaglia di Zappolino continua a parlarci – dice Elio Rigillo, direttore della fondazione Rocca dei Bentivoglio. Della sua rilevanza storica, del rapporto anche ironico tra Bologna e Modena e del tema attualissimo dell’assurdità della guerra». Perché a oggi, «nell’attuale precarietà della situazione geopolitica internazionale, ricordare la battaglia della secchia rapita non significa celebrare la guerra, ma scegliere la pace, con rinnovato impegno politico e speranza nel futuro», gli fa eco Andrea Bertaccini, assessore alla cultura del comune di Valsamoggia.
Il cartellone dell’anno di commemorazione, che sarà ricco di eventi per tutta l’estate e fino all’autunno, riflette pienamente questo spirito: tra i tanti eventi, la Festa del Vino a Ponte Samoggia, il 14 giugno, un'occasione di confronto tra le eccellenze enogastronomiche di Bologna e Modena, territori storicamente divisi ma culturalmente affini; trekking narrativi che partiranno da due luoghi diversi in contemporanea, uno che ripercorrerà il percorso dei bolognesi e uno dei modenesi, con spettacolo finale. La lunga manifestazione avrà il suo cuore pulsante nella settimana del 15 novembre, «con la Cena della pace, che vedrà riunite attorno a un tavolo le comunità coinvolte, come simbolo di concordia e umanità» , spiega Bertaccini.
A dimostrazione che sette secoli dopo è possibile rileggere la storia medievale con uno sguardo al contemporaneo e «quel confronto tra Bologna e Modena diventa il simbolo di un territorio che ha scelto la cooperazione come chiave di sviluppo e valorizzazione condivisa, grazie alla capacità di fare rete per costruire esperienze culturali, turistiche e di comunità», spiega Mattia Santori, consigliere del comune di Bologna con delega al turismo e presidente del Territorio turistico Bologna-Modena.
Il cartellone di "Zappolino 700" è in continuo aggiornamento, con numerose iniziative che si svolgeranno durante l’estate fino al culmine autunnale, con la maggioranza delle attività.
Il programma dettagliato al link: https://invalsamoggia.it/zappolino700/.