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Il team della Scs Consulting allo stadio Dall'Ara (foto concessa da Scs consulting)

 

Valorizzazione del capitale umano e fidelizzazione lavorativa. Questi i caposaldi della società Scs Consulting, diretta da Stefano Dall’Ara e Alfonso Galante. Il bilancio 2024 si chiude con «i risultati migliori di sempre», con ricavi che hanno superato i 22 milioni di euro e con un tasso di crescita del 34% negli ultimi tre anni.

Sono stati presentati ieri, sul campo dello stadio Dall’Ara, il bilancio 2024 e il piano industriale per il biennio 25-27. A presenziare l’evento il Ceo dell’azienda Stefano Dall’Ara, nipote dello storico presidente del Bologna che ha dato nome allo stadio. «Vogliamo sottolineare – ha precisato Dall’Ara - la comunanza di Scs Consulting ai valori e alla visione del Bologna Fc». Vicinanza rafforzata dalla presenza in campo ieri dell’amministratore delegato del Bologna Fc Claudio Fenucci, del capitano Lorenzo De Silvestri e dell’ex allenatore e commentatore statunitense Dan Peterson, membro dell'Italian basket Hall of fame dal 2012.

In un contesto economico in cui la stabilità lavorativa rappresenta ancora un obiettivo difficile da raggiungere per molti, SCS Consulting si distingue per un modello occupazionale che punta su stabilità, inclusione e valorizzazione delle competenze. L’azienda, attiva da oltre quarant’anni, ha registrato un incremento del 30% del proprio capitale umano negli ultimi tre anni, passando da 143 dipendenti nel 2022 a quasi 200 attuali. L’organico, inoltre, si giova di un’ampia componente giovanile. L’età media dei lavoratori è, infatti, di 34 anni Francesca Gandolfi, responsabile delle risorse umane, è soddisfatta del lavoro di valorizzazione del personale: «Siamo orgogliosi che il 64% dei nostri dirigenti sia donna. Inoltre il 96% del nostro organico ha un contratto a tempo indeterminato». L’azienda di Dall’Ara sembra posizionarsi, dunque, come una mosca bianca in un mare di precariato. Dall’Ara vorrebbe fare sempre di più, ma la crescita è ostacolata dalla demografia perché è in riduzione l'offerta di giovani laureati e l'azienda ha scelto di assumere solo laureati magistrali. «Non pensiamo certo di continuare a screscere con questi ritmi anche se lo auspichiamo» ha concluso il presidente.

Per il prossimo triennio comunque le sfide non mancano: «Desideriamo che la consulenza resti il cuore dell’azienda - dice il presidente -  una consulenza sempre più “sartoriale” cioè a misura di cliente ma non escludiamo nuovi investimenti, in particolare nella sanità pubblica e privata».