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Da sinistra: Lombardo, Meyer, Orsino, Laudani, Calzolari (foto di Tommaso Sfregola)
Taxi volanti, battaglie tra robot, concerti e interventi di esperti e grandi firme del giornalismo. A Bologna Fiere, tra il 4 e il 6 giugno, va in scena uno dei più grandi eventi internazionali sull’Intelligenza artificiale. Ideato da Cosmano Lombardo, Ceo di Search on media group, “We make future” (Wmf) è cresciuto col passare degli anni, fino a diventare un punto di riferimento per aziende e appassionati di tecnologia. Un appuntamento che è stato presentato oggi da Cosmano Lombardo con gli interventi del sindaco Matteo Lepore e del presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari. È intervenuto anche Raffaele Laudani, Assessore all’urbanistica, edilizia privata, patrimonio, università e centri di ricerca, secondo il quale «il Tecnopolo è oggi un perno attorno al quale ruotano le nuove tecnologie e le sfide del futuro. Vanno colte le chance offerte dall’Intelligenza artificiale e in questo senso Bologna può guidare una rivoluzione e un cambio di prospettiva, diventando luogo di un’alternativa democratica e sostenibile nello sviluppo di Ia e nuove tecnologie».
Anche per Matteo Lepore la sfida per il futuro tecnologico passa dalla sostenibilità: «Dobbiamo riflettere sulle risorse e sui loro limiti. L’IA brucia tantissime risorse. Servono energia, acqua, investimenti». E sul caso di Bologna e del supercomputer Leonardo: «Per il supercalcolo Bologna ha dovuto investire oltre 50 milioni di euro – ha detto il sindaco – per avere la potenza energetica sufficiente a tenere accesi i supercomputer». Uno sforzo dispendioso per le istituzioni e per i cittadini, sforzo che richiede «spirito di adattamento e consapevolezza; è il prezzo da pagare per arrivare a qualcosa di importante». Per spiegare meglio il concetto, il sindaco ha fatto l’esempio dei cantieri del tram: «Un disagio per tutti noi, ma una volta superato godremo degli effetti positivi per la città».
Il presidente di Bologna Fiere, Calzolari, si è detto soddisfatto dell’evento che si terrà a inizio giugno. «Solitamente alle fiere si portano innovazioni – ha detto durante la presentazione – stavolta l’innovazione stessa è l’oggetto della fiera. Mi aspetto collaborazione fra aziende e istituzioni, ci sono tante opportunità».
Il programma di “We make future” appare ricchissimo. All’interno di sette padiglioni saranno montati oltre 90 palchi ed esporranno più di 700 aziende. Parteciperanno 43 delegazioni internazionali, tremila startup, mille conferenzieri. Tra gli ospiti più in vista il cardinale Matteo Zuppi, il presidente di Cineca Francesco Ubertini, Claudio Domenicali di Ducati, il magistrato Nicola Gratteri, Carlo Lucarelli e i giornalisti Enrico Mentana, Corrado Formigli, Pablo Trincia e Alan Friedman.
Qui il sito dell'evento: https://www.wemakefuture.it