Morti bianche

Commemorazione per le morti bianche (foto Ansa)

 

Sono aumentate del 10% le morti sul lavoro in Italia, tra il periodo gennaio-marzo del 2024 e gli stessi mesi del 2025, ma non nella città metropolitana di Bologna. Nel Bolognese si è infatti verificato un solo infortunio mortale, ponendo la provincia al sessantasettesimo posto su sessantotto per incidenza degli infortuni mortali sugli occupati (ci sono molti pari merito, soprattutto per il sessantottesimo posto che ospita ben trentanove province, tutte con 0 casi). Tutti i dati sono stati raccolti ed elaborati dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente di "Vega engineering".

 

L’incidenza degli infortuni mortali è una proporzione che indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area ogni milione di occupati presenti nella stessa. Consente di confrontare il numero degli infortuni anche tra zone che hanno numeri di popolazione occupata molto diversi, come ad esempio Roma con quasi due milioni di lavoratori e Isernia con poco più di trentamila.

L’incidenza a Bologna è 2,1, molto inferiore alla media nazionale che si attesta intorno a 6,3. In generale l’intera regione è passata dalla zona arancione del primo trimestre 2024 alla zona bianca attuale, scendendo al diciottesimo posto per incidenza, superata solo da Sardegna e Valle d’Aosta.

 

Nel contesto nazionale crescono soprattutto le morti in itinere, cioè quelle che avvengono mentre si viaggia verso il posto di lavoro, più 50%. I settori più interessati dagli incidenti sono attività manifatturiere, costruzioni, trasporto e magazzinaggio, mentre i lavoratori più a rischio sono gli stranieri, con un pericolo di mortalità doppio rispetto agli italiani: gli stranieri registrano 11,9 morti ogni milione di occupati, contro il 5,6 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro. Infine a morire sono soprattutto i lavoratori nella fascia d’età degli ultra sessantacinquenni, 16,6 decessi ogni milione di lavoratori, statistica che scende con lo scendere dell’età fino alla fascia 25-34 anni (3,3), per poi risalire per i 15-24 che segnano un preoccupante 7 ogni milione.

 

Il governo di Giorgia Meloni ha annunciato recentemente di avere in cantiere un grande investimento per progetti che migliorino la sicurezza sul lavoro e incontrerà i sindacati l’8 maggio. Sull’argomento abbiamo intervistato il direttore dell’Osservatorio di Vega Engineering, Federico Maritan.