recessione

Il sindacalista Cgil Fernando Siena

Nell'immagine il sindacalista Cgil Fernando Siena (foto di Cgil)

 

È una spia allarmante, quella che si è accesa sul cruscotto della locomotiva produttiva emiliano-romagnola, come ha denunciato l'assessore regionale Vincenzo Colla (Colla, la manifattura giù da 25 mesi). Lo segnalano i dati Inps relativi alla cassa integrazione in regione nel primo trimestre del 2025. L’utilizzo dell’ammortizzatore sociale ha visto un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2024, con il conferimento di oltre diciotto milioni di ore a lavoratori impiegati in aziende in crisi. In percentuale, il dato odierno si rivela ancora più preoccupante rispetto al 2023, con un balzo del +113%. La cifra tiene conto sia del fondo ordinario (destinato a brevi momenti di congiuntura e ammontante a undici milioni di ore), che di quello straordinario (devoluto a crisi più lunghe, con sette milioni e mezzo di ore distribuite).

L’Emilia-Romagna soffre quindi l’impasse industriale e manifatturiero, con dati preoccupanti da Piacenza a Ravenna: in particolare, il territorio piacentino segna il trend peggiore in regione, con un +143% di ore destinate alla cassa integrazione, mentre la città metropolitana di Bologna si ferma a + 32%. Mosca bianca, si fa per dire, la provincia di Rimini, dove l’indicatore si attesta al -43% rispetto al 2024. Patiscono soprattutto la meccanica (significativo il +181% di ore di cassa integrazione rispetto al 2023) e il comparto dell’abbigliamento (+124% in confronto al 2023). A evidenziare la gravità della situazione la Cgil, che invoca ammortizzatori in deroga per i settori più colpiti.

«A pagare la crisi, sono soprattutto i lavoratori che in cassa integrazione perdono tra il 30% e il 40% del loro salario – affonda il sindacalista Fernando Siena, della federazione di Modena – che, già quando è intero, non è faraonico. Chiediamo alle imprese l’integrazione salariale sulla cassa integrazione, mentre il Governo deve mettere in campo una politica industriale capace di affrontare le sfide del futuro».