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Inaugurazione del Nuovo Baricentro. Foto Unibo
Sono stati sbloccati ieri, con l’inaugurazione dello studentato Nuovo Baricentro in via Belmeloro, i primi 57 posti degli 800 previsti dal piano triennale dell’Ateneo per fronteggiare l’emergenza abitativa, tentando di colmare un ritardo di anni. Ma la Regione non si ferma e vuole di più. «L’obiettivo è investire per realizzare nuove residenze universitarie. Stiamo dialogando con la Banca europea degli investimenti per capire se, terminate le risorse del Pnrr possiamo fare un passo ulteriore». Il presidente della Regione Michele de Pascale, che nel corso di un’intervista alla redazione di Incronac@ aveva annunciato un piano per il finanziamento degli studentati pubblici, è fiducioso e rivela i primi dettagli di un lavoro avviato insieme al sindaco di Bologna Matteo Lepore. Un tema cardine per la situazione abitativa difficile della città di Bologna, «un problema serio che sta peggiorando sempre di più». La Regione «sta lavorando con l’Agenzia del demanio per reperire gli immobili, e parallelamente per ottenere finanziamenti a tasso agevolato» Entro la fine dell’anno «sarà approvata anche la regolamentazione degli affitti brevi, per contrastare la forte tendenza alla crisi abitativa».
Nel frattempo, il piano edilizio dell'Alma Mater per il triennio 2024-2026 «ha ancora in cantiere 800 posti letto, cofinanziati dalla regione». Il Nuovo Baricentro rappresenta il primo insediamento di quelli previsti a Bologna: gli altri sono quelli del Lazzaretto, e il recupero del santuario San Giuseppe Sposo.
Tra Regione e Comune si discute anche di un piano per la creazione di studentati riservati ai neo professionisti sanitari. «Il problema è che gli studenti delle professioni sanitarie, usciti dall’università, diventano dipendenti del sistema sanitario regionale ma non trovano casa – dice de Pascale. - L’idea è quella che nei primi anni di lavoro possano godere di una soluzione simile agli studentati».