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Cartelli di vendita e affitto di immobili. (foto Ansa)
Un 30% dei locatori a Bologna non intende affittare la propria casa; un altro 9% ha smesso di farlo. Secondo i dati dell'Osservatorio affitti 2024, redatto da Nomisma per conto di Crif in collaborazione con l'associazione di proprietari immobiliari Confabitare, le principali preoccupazioni per i proprietari sotto le Due Torri riguardano la ricerca degli inquilini affidabili (per un 47% dei locatori) e il rischio di danni all’immobile (per un 50%). Altre motivazioni che costringono i locatori a non affittare le proprie abitazioni riguardano inoltre pagamenti mancati, necessità familiari e il timore di non riavere l’immobile in tempi brevi in caso di morosità.
Chi invece affitta il proprio immobile chiede più frequentemente, per il 60% dei locatori, le ultime buste paga, mentre un 38% aggiunge le referenze di locazioni precedenti. La garanzia più richiesta, per il 67% dei proprietari, è il deposito cauzionale; la fideiussione bancaria, sebbene più utilizzata a Bologna rispetto alla media nazionale, è comunque adottata solo da un 23%.
Secondo le stime di Nomisma, 18.000 abitazioni sotto risultano inutilizzate o sottoutilizzate. Ciò ha portato a un significativo aumento del 5,2% dei canoni di affitto (813 euro secondo le ultime stime del 2023, rispetto alla media nazionale di 541 euro). Più frequente, per un 31% di locatori, è la locazione diretta a inquilini che si conoscono o che sono stati presentati da parenti o amici, rispetto all'utilizzo di agenzie immobiliari.