lotta alla mafia
Domani mattina verrà assegnato ufficialmente il premio Pio La Torre all’Auditorium Biagi, in piazza del Nettuno. Il riconoscimento promosso da Avviso Pubblico, Cgil nazionale e Federazione nazionale della Stampa italiana si propone di valorizzare i professionisti, sindacalisti, amministratori locali, dipendenti pubblici e giornalisti che, svolgendo il loro lavoro, si sono distinti per alto valore civile e politico. Il conferimento è dedicato a Pio La Torre, sindacalista e politico noto per il suo impegno per la lotta contro la mafia, la pace, la democrazia e la giustizia, assassinato il 30 aprile 1982. Per questo la data scelta è simbolica. Era il 13 settembre dello stesso anno, quando fu pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il testo della prima legge che introduceva il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso e la confisca dei patrimoni accumulati dalle persone colpevoli. La legge n. 646, tuttora in vigore, è conosciuta come “Legge Rognoni-La Torre” dai nomi di chi per primo, il 31 marzo 1980, la firmò, il parlamentare Pio La Torre, preceduto da quello del ministro dell’Interno, Virginio Rognoni, che la integrò con alcune proposte. Alla sua formulazione collaborarono anche la procura della Repubblica di Palermo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La premiazione sarà preceduta da un convegno che avrà tra i relatori Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della stampa italiana. Tra i partecipanti ci saranno il sindaco Matteo Lepore, Franco La Torre, figlio di Pio, e il presidente del “Centro Studi Pio La Torre”, Emilio Miceli, e anche Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia XVII legislatura, Roberto Montà, presidente di Avviso pubblico, Giuseppe Santalucia, presidente di Associazione nazionale magistrati, Stefania Pellegrini, professoressa ordinaria dell’università di Bologna. In conclusione, un intervento di Maurizio Landini, segretario generale Cgil.
Nell'immagine Pio La Torre. Foto della Federazione nazionale della stampa italiana