Salaborsa
Torna l’evento “Cinque pezzi buoni”, promosso dall’Università di Bologna e da Salaborsa per parlare di informazione di qualità. Dopo i successi degli incontri con Cathy La Torre, Fabio Bonifacci e Paolo di Paolo, è il turno del filosofo e scrittore Andrea Colamedici, che domani 4 aprile, in Salaborsa alle 19, in dialogo con gli allievi del Master in Giornalismo di Bologna, illustrerà la sua idea di buon giornalismo attraverso l’analisi di “cinque pezzi” (provenienti da media differenti). Tutti servizi che ritiene rilevanti per la creazione di “buone” notizie e che riguardano non solo l’ambito specifico di competenza dell’ospite, ma spaziano dalla cronaca all'attualità, dalla politica alla filosofia fino ai videogiochi.
Colamedici, 36 anni, originario di Roma, è saggista e divulgatore, oltre che filosofo. Si è occupato di divulgazione culturale e ha fondato, assieme alla moglie Maura Gancitano, Tlon, un progetto di divulgazione culturale che si manifesta attraverso una factory culturale, una casa editrice, due librerie e un’attività di divulgazione, mescolando cultura alta e bassa, analizzando bisogni e significati del nostro tempo e mettendo in connessione l’ambiente accademico con il mondo pop. Il saggista è molto attivo anche sul tema dell’intelligenza artificiale e in particolare sulle conseguenze etiche di strumenti come ChatGpt e sul rapporto fra IA e arte.
Per il quarto appuntamento della rassegna l’ospite ha scelto cinque pezzi che trattano di tematiche molto diverse fra loro: si va infatti dal complottismo con l'inchiesta di Wu Ming 1 per Internazionale "Perché dobbiamo prendere sul serio le fantasie di complotto", fino ad arrivare alla storia antica con il podcast del Post "L'invasione" di Luca Misculin e Riccardo Ginevra.
Info: www.bibliotecasalaborsa.it/events/cinque-pezzi-buoni