la polemica

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«Le tante iniziative di cultura e di ricerca di cui il professor Prodi si è reso promotore nel corso del tempo giustificano ampiamente l'assegnazione del riconoscimento, la cui attribuzione a tante personalità cittadine eminenti, pur appartenenti a schieramenti politici anche molto distanti tra loro, dimostra l'importanza di distinguere tra posizioni e opinioni personali in fatto di politica e contributi culturali, di pensiero e di analisi». Queste le parole con cui Gian Luca Galletti, ex ministro dell’Ambiente e attualmente presidente dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid), intende supportare la scelta del sindaco di Bologna Matteo Lepore di assegnare l’Archiginnasio d’Oro all’ex premier Romano Prodi. Le principali motivazioni per cui tutte le forze politiche tra maggioranza e opposizione dovrebbero superare le divergenze e trovare un’intesa intorno alla figura di Romano Prodi sono riportate in un manifesto promosso dall’Ucid e da altre associazioni e movimenti vicini alla Bologna cattolica. Tra queste Cisl, Acli, Mcl, cooperative Terre d'Emilia e Fondazione Yunus

Un aspetto che deve essere tenuto in considerazione, sempre secondo Galletti, è il fatto che a vincere il premio sono state nel corso degli anni personalità con professioni e opinioni politiche tra loro differenti. Ciò che veramente conta è la levatura scientifico-culturale della persona scelta per quell’onorificenza.

«Le importanti cariche istituzionali assunte nel corso dell'esperienza professionale e politica sono da considerarsi in tale contesto come ulteriori conferme del valore personale, professionale e accademico di Prodi, il cui cursus honorum, ormai concluso da lungo tempo, può apprezzarsi a prescindere da preferenze e schieramenti politici. È sufficiente considerare le attribuzioni dell'Archiginnasio d'oro negli anni passati, da Giuseppe Dossetti a Giovanni Bersani, da Giuseppe Dozza a Giacomo Lercaro, per comprendere come a risultare determinante non sia il posizionamento politico dei premiati, bensì il valore civile e culturale del contributo conferito nel corso del tempo», fa notare l’ex ministro.

Non manca infine un intervento anche sulle polemiche sollevate dalla destra in merito “all’impegno politico tuttora attivo” del presidente Prodi. «Romano Prodi è da tanti anni estraneo a ogni impegno diretto in politica e il suo intervento nel discorso pubblico si giustifica proprio in ragione della levatura culturale che gli viene ampiamente riconosciuta», conclude.

 

Nell'immagine, Romano Prodi. Foto Ansa