Ricostruzione post-alluvione

«Dobbiamo portare velocemente risorse ai territori funestati dall’alluvione dello scorso maggio». Questo l’appello accorato di Matteo Lepore all’indirizzo del Commissario per la ricostruzione post-alluvione Francesco Paolo Figliuolo a margine del summit tenutosi questa mattina a Palazzo Malvezzi sul Patto per il clima tra la Giunta regionale e i sindaci delle città colpite dall’alluvione. «I punti nodali sono sempre gli stessi: le poche domande di rimborso compilate conseguenti a una inefficacia delle ordinanze e quindi a un’enorme lentezza burocratica», ha concluso il primo cittadino. La scorsa settimana ci sono stati due incontri ulteriori a Ravenna e Forlì-Cesena. Presenti, oltre il sindaco della città delle Due Torri, Stefano Bonaccini e Irene Priolo e alcuni assessori dell’esecutivo regionale. Sul tavolo, quindi, le criticità manifestate da Lepore


Anche Bonaccini non le ha mandate a dire, in particolare su un altro punto focale: «Un’ulteriore problematica è relativa alla mancanza di personale tecnico amministrativo adeguato che si dovrebbe occupare degli appalti per la ricostruzione nelle zone alluvionate. Gli strumenti predisposti per reclutarlo non funzionano a dovere. Tra le poche unità arrivate e i 216 slot disponibili totali c’è una bella differenza».
Il territorio bolognese, in questi mesi, è stato interessato da 52 interventi per quasi 93 milioni di euro in capo alla Protezione civile e all’Agenzia Regionale per la Sicurezza regionale. Sono stati erogati fino a questo momento 5.4 milioni di euro dal Cis (Contributo di immediato sostegno).

 

 

Nell'immagine Matteo Lepore. Foto Ansa