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Sanremo 2023: le pagelle della prima serata

07 febbraio 2023 Redazione

Mengoni primo nella classifica provvisoria, ultima Anna Oxa
  • Anna Oxa: 5

    Anna Oxa: 5

    Foto di Ansa

    Dopo i problemi di salute dei giorni scorsi, Anna Oxa apre ufficialmente il Festival. Il risultato non è dei migliori: faticando a distinguere le parole del testo, l'esibizione si affida unicamente alla presenza scenica dell'artista.

  • gIANMARIA: 6

    gIANMARIA: 6

    Foto di Ansa

    Prima volta tra i big dell'Ariston, e il primo uomo a ricevere i fiori di Sanremo! Gianmaria ci prova con entusiasmo ma il suo "Mostro" non convince fino in fondo.

  • Mr. Rain: 7

    Mr. Rain: 7

    Foto di Ansa

    Completo nero glitterato e capelli ossigenati, semplice ma d’effetto. Canzone sottotono, il cliché dei bambini fa storcere il naso.

  • Marco Mengoni: 8+

    Marco Mengoni: 8+

    Foto di Ansa

    Canzone energica e piacevole, che gli permette di sfoggiare egregiamente tutte le sue doti vocali. Il look total leather è d'impatto, anche se l'artista è l'ennesimo in nero.

  • Ariete: 6

    Ariete: 6

    Foto di Ansa

    Porta un testo scritto a quattro mani con Calcutta. L’esibizione è un po’ monotona, e l’emozione si fa sentire per la giovane concorrente in gara. Look androgino, torna la pelle ma stavolta con un vivace tocco di rosso.

  • Ultimo: 3

    Ultimo: 3

    Foto di Ansa

    Anche lui vestito di nero, ma il risultato è a metà tra un allenamento in palestra e una serata elegante e non convince affatto. Esibizione piatta, fin troppo simile alle sue solite canzoni; non trasmette un granché in generale.

  • Coma_Cose: 7-

    Coma_Cose: 7-

    Foto di Ansa

    Come "Fiamme negli occhi" nel 2021, l’esibizione di "L’addio" è studiata per evidenziare il contenuto autobiografico del testo. Ma riproporre due volte la stessa formula funziona davvero?

  • Elodie: 8,5

    Elodie: 8,5

    Foto di Ansa

    Non sembra essere la serata giusta per i look colorati: ancora nero, ma make-up d'impatto. Elodie calca l’Ariston con l’aria di un rapace, con piume nere e un trucco che le valorizza il volto e lo sguardo: lei vuole possedere il palco. La canzone è una scossa di energia dopo le ballad ascoltate finora.

  • Leo Gassman: 7

    Leo Gassman: 7

    Foto di Ansa

    Piacevole ed orecchiabile. Si sente la penna di Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, ma Gassman manca della presenza scenica necessaria a farla propria. Look da bravo ragazzo, sui tranquilli toni del blu scuro. Stasera gli uomini non vogliono osare.

  • Cugini di Campagna: 6-? 8?

    Cugini di Campagna: 6-? 8?

    Foto di Ansa

    La band arriva direttamente da una discoteca degli anni Ottanta e, nonostante gli anni, canta ancora con una voce piuttosto limpida. Sono la prima vera sorpresa della serata: la redazione si divide infatti nel valutarli, oscillando tra il 6- e l’8. Se per alcun* il sound sembra già sentito e, nel complesso, i Cugini non convincono, per altr* la penna di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina si fa sentire e regala alla band una posizione di tutto rispetto nella classifica.

  • Gianluca Grignani: 4

    Gianluca Grignani: 4

    Foto di Ansa

    Indossando una giacca scura con decori argentati, Grignani sbiascica un po' cantando e non sembra molto disinvolto sul palco. La musica è orecchiabile, ma il testo non spicca: chissà se una seconda esibizione gli farà guadagnare qualche punto.

  • Olly: 8-

    Olly: 8-

    Foto di Ansa

    Finalmente un tocco di colore: Olly indossa un’interessante giacca rosa e un pantalone scuro, che rendono la sua figura elegante e casual allo stesso tempo. Musica ballabile e buone doti canore contribuiscono a rendere la canzone decisamente piacevole.

  • Colla Zio: 8

    Colla Zio: 8

    Foto di Ansa

    La band si presenta tra i big con una canzone accattivante a metà tra il pop e il rap – nonché una delle poche, letterali, note di colore: la band ha deciso di distinguersi e sperimentare con il vestiario, indossando colori sgargianti.

  • Mara Sattei: 8-

    Mara Sattei: 8-

    Foto di Ansa

    La canzone ha un ritmo crescente e le parole si seguono una dopo l’altra sempre più veloci, accompagnate dagli archi e dal pianoforte, fino a un’esplosione vocale. Peccato per la produzione musicale molto generalista, che non sfrutta le doti del fratello Thasup. Look elegante, accattivante ma di classe.

È cominciata la “settimana santa di Sanremo”: nella serata del 7 febbraio hanno cantato i primi quattordici concorrenti sul palco dell’Ariston. Amadeus ha scelto di farsi aiutare da Gianni Morandi e Chiara Ferragni per questo primo appuntamento. Tra i momenti clou della serata, il monologo di Roberto Benigni sulla Costituzione in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e un “contrattempo” nell’esibizione di Blanco, che ha distrutto le decine di fiori sul palco a causa di un problema tecnico.

Amadeus ripropone la stessa formula degli anni scorsi – il conduttore un po’ sperduto e in balìa degli eventi –, ma trova in Gianni Morandi un aiuto solido ed autoironico nella conduzione (è già iconica online la scena in cui Amadeus cerca di intrattenere il pubblico mentre Morandi spazza i fiori distrutti da Blanco).

Chiara Ferragni cerca di dare una mano come può, anche se non è molto disinvolta. Nel corso della serata l'influencer sfoggia una serie di abiti Dior, alcuni ispirati al suo monologo, incentrato su cosa significhi essere donna e sulle difficoltà che comporta. Il monologo è sicuramente emozionante (soprattutto per lei), ma un po’ troppo autocelebrativo, e non riesce mai ad allargare davvero lo sguardo alle tematiche sociali. 

 

Tra gli ospiti Mahmood e Blanco, che tornano sul palco dopo la vittoria dello scorso anno: il primo indossando una giacca nera oversize, con un gioco di trasparenze, l’altro con una maglia brillantinata bianca. Nulla di nuovo sotto il sole: il duo ripropone in parte le stesse dinamiche del 2022.

La carismatica Elena Sofia Ricci, invece, scende le scale dell’Ariston con indosso un abito blu che splende grazie agli inserti brillanti, ma che nel complesso pare confondersi sullo sfondo. Dopo alcune canzoni più lenti o malinconiche, l’ospite Pierò Pelù, dalla Suzuki Arena, riporta un po’ di brio e colore al Festival.

Tra il settimo e l’ottava concorrente i Pooh si ritagliano una sostanziosa fetta del palinsesto, con una (fin troppo) lunga esibizione in cui ripercorrono i loro anni assieme, con un mix di canzoni in nostalgica con un tocco di rock. Fuori dal teatro, invece, Salmo canta con un look colorato e coerente con il personaggio, che, però, sembra leggermente fuori posto nel panorama sanremese.