settimana corta
Un'intesa ante litteram per il sistema economico italiano. La Lamborghini ha firmato ieri notte con i sindacati di categoria (Fiom-Cgil e FIm-Cisl) un accordo sulla riduzione di lavoro per i dipendenti. Oltre all'introduzione della settimana corta è prevista una maggiorazione dello stipendio e dell'incremento del premio di produzione che raggiungerà quota 4mila euro l'anno.
«L'intesa è storica perché vede per la prima volta un'industria dell'automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell'orario di lavoro, non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione. Lavorare meno e lavorare meglio, questo è il principio che ha guidato questa trattativa, e che si pone all'interno di un ragionamento più complessivo», spiegano Fiom-Cgil e Fim-Cisl.
Le associazioni che riuniscono i dipendenti gioiscono per quanto raggiunto in sede di trattativa. «In un momento dove si attacca il potere di acquisto di chi lavora, mentre non vengono toccati i grandi patrimoni e gli extraprofitti, la trattativa in Lamborghini pone alcuni punti cardine, come ridurre l'orario, alzare il salario, tutelare chi lavora in condizioni peggiori e dare sempre più strumenti per il contrasto alla violenza di genere».
Le giornate lavorative saranno così composte: vi sarà l'avvicendamento di una settimana da cinque giorni e di una da quattro per il personale di produzione che lavora su due turni (mattina e pomeriggio). I dipendenti potranno beneficiare di 22 giorni in meno all'anno.
Altri due punti nodali sono stati inseriti nel contratto, ovvero l'introduzione di vari strumenti per il sostegno alla genitorialità e per il contrasto alla violenza di genere.
Anche Mattia Santori, consigliere comunale del Pd, esulta per l'accordo raggiunto. «Questa è un'ottima notizia che arriva in un'epoca in cui i ministri della Repubblica vorrebbero mettere a tacere i sindacati».
Nell'immagine due Lamborgini Revuelto. Foto: Ansa