osservatorio prezzi

Torna l’osservatorio prezzi di InCronaca, che con cadenza bisettimanale monitora i prezzi di cinque supermercati bolognesi: lInCoop e la Pam Local di Strada Maggiore, la Coop di San Ruffillo, l’Esselunga di Via Lenin e l’IperConad di Via Larga.

Nonostante l’inflazione mostri un evidente calo a ottobre, scendendo a +1,7% (dato che non si registrava da luglio 2021 quando era scesa a +1,9%), il quadro della nostra tabella è relativamente stabile.

Pane e pasta restano invariati in tutti i supermercati, mentre il dato che salta all’occhio è il rincaro dello zucchero in tre dei cinque supermercati: 11 centesimi in più all’InCoop, 16 centesimi all’Esselunga, 26 centesimi in più alla Coop S. Ruffillo. Da segnalare l’abbassamento del prezzo del latte Granarolo che alla Coop S. Ruffillo costa 44 centesimi in meno rispetto a due settimane fa. Spicca anche il rincaro dell’olio all’Esselunga, in aumento di 27 centesimi.

Sempre all’Esselunga e all’IperConad si registra un aumento del prezzo della farina (+0,36 euro e +0,40 euro), che però due settimane fa era in offerta. Infine all’InCoop diminuisce il prezzo della Nutella di 38 centesimi, mentre lievita quello delle mele che costano 40 centesimi in più.

Ma cosa pensa la gente che fa la spesa nei cinque supermercati bolognesi?  Secondo Carla Cianacchi, pensionata, «è aumentato tutto, ormai non si può comprare niente. Io prendo come riferimento la pasta Barilla che prima costava 80 centesimi, ora è arrivata a 1,20 euro».

Le fa eco Tania, giovane madre di due figli: «I prezzi sono aumentati del 30-40%. Prima 150 euro di spesa duravano due settimane, adesso a malapena una settimana».

Si accoda Marinella, studentessa universitaria: «Soprattutto nell’ultimo anno c’è stato un rincaro notevole. In particolare quando arrivo alla cassa mi accorgo che prendendo le stesse cose che prima pagavo 50 euro, ora le pago 70 euro»

 

 

 

 

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