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«Cercherò di non fare peggio di chi mi ha preceduto», queste le prime battute di Pierluigi Stefanini alla sua prima uscita pubblica da presidente della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna.
Già presidente dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), della Legacoop (dal 1990 al 1998) e dell’Unipol, Stefanini ha un curriculum sconfinato e variegato. «La mia attività e quella della Fondazione servirà agli altri e sarà utile per accompagnare l'evoluzione della società. Averne consapevolezza e agire di conseguenza è la sfida che mi sono posto, in un'ottica condivisa. Le fondazioni possono essere un ponte, cercheremo di fare il meglio».
L’occasione dell’insediamento coincide con la presentazione nella sede di via delle Donzelle a Bologna del documento programmatico previsionale 2024 della Fondazione. Approvato all'unanimità nella seduta del Consiglio di indirizzo della Fondazione, prevede in primis che per il 2024 saranno 5.744 i milioni di euro di fondi messi a disposizione dal piano degli investimenti previsto. È un effetto, questo, della continuità con la precedente gestione, durata due mandati, della presidente Giusella Finocchiaro. Stefanini ha parlato anche di un fenomeno che investe tutta la Regione, quello del turismo smodato: «L’overtourism sta creando non pochi problemi e non va sottovalutato. È un fenomeno più ampio che investe tutto il territorio nazionale e che si è diffuso dopo la pandemia».
In foto Pierluigi Stefanini. Foto Ansa