LAVORO
Nonostante la difficile fase economica, in Emilia-Romagna crescono occupazione e export. Nei primi nove mesi del 2023 si parla di 22mila persone in più, ma la Regione non si accontenta e mette sul piatto altri 200 milioni di euro per "mantenere e creare lavoro", come ha spiegato Vincenzo Colla, assessore regionale al Lavoro e allo Sviluppo economico, presentando i dati di “Gol” (programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori). E nonostante «la forte planata del Pil avremo un dato positivo – anticipa Colla –, con il segno più».
Sono circa 30mila, le persone che da gennaio ad oggi, hanno ottenuto un contratto grazie alla piattaforma “Gol” in Emilia-Romagna. Il doppio, 60mila, quelle prese in carico dal programma. Il 72,2 per cento delle persone assunte ha firmato a tempo determinato (in media di cinque mesi), il sei per cento è stato assunto, invece, a tempo indeterminato. Da luglio dell’anno scorso, quando è iniziato il piano, sono 106.555 le persone che sono state prese il carico a livello regionale. Il 60 per cento di questi sono donne, il 29 per cento cittadini extra-comunitari.
Quanto al reddito di cittadinanza, aggiunge l'assessore, «non siamo molto esposti. In Emilia-Romagna non abbiamo il fenomeno di persone che si comprano la sussistenza. Abbiamo più che altro fragilità molto forti, che hanno bisogno di un accompagnamento lento e costante nel tempo». A gennaio erano circa 5mila i percettori del reddito di cittadinanza. Dopo sette mesi di fruizione, gli ex beneficiari che si sono visti accogliere dall'Inps la domanda per l'assegno di formazione e accompagnamento sono ad oggi meno di 400.
Nella foto (Ansa) l'assessore Vincenzo Colla