lavoratori
Gli scioperi saranno rimodulati, ma le proteste e il presidio restano. È questa la scelta presa dei lavoratori della Marelli di Crevalcore sotto pressione dell'azienda, durante l’incontro avvenuto con i sindacati e alla presenza delle istituzioni. «L’azienda ci ha minacciati che, se avessimo continuato con queste modalità, avrebbe tenuto tutti a casa e senza stipendio. Davanti a questo scenario abbiamo deciso di comune accordo per la rimodulazione dello sciopero», ci racconta Francesco Simeri membro dell’Rsa di Marelli, mentre è ancora in corso l’assemblea.
L’azienda ha presentato ieri sera in Regione i progetti dei cinque soggetti interessati ad acquisire la fabbrica. Al momento sui nomi delle imprese viene mantenuto il massimo riserbo per non ostacolare un possibile negoziato, l’unico aspetto noto è la loro provenienza. Si tratta, infatti, di quattro imprenditori italiani, che operano nel campo dell'alluminio e una multinazionale europea sempre dello stesso settore. Dunque, un piccolo passo avanti è stato compiuto, ma, avvertono Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, «affinché il negoziato prosegua è indispensabile conoscere quanto prima le identità dei potenziali investitori e il numero dei lavoratori che in concreto sarebbero riassorbiti».
«È stata un’assemblea vera, adirata e sofferta che comincia ad andare verso la direzione auspicata, anche se la quota minima per concludere il negoziato passerà attraverso il riassorbimento di almeno 150 lavoratori», ha commentato il delegato della Fiom Mimmo Lis. Cifra simbolica, a fronte degli attuali 229 impegnati all’interno del sito. Inoltre, Marelli avrebbe dato la disponibilità ad affiancare alla reindustrializzazione del sito altri strumenti condivisi, compresa la ricollocazione in altre sedi del gruppo, di cui dieci a Bologna, trenta a Corbetta, trenta a Tolmezzo, probabilmente quindici a Caivano, come riferiscono i sindacati.
«Da parte dei lavoratori resta grande scettiscismo, perché di Marelli non si fida più nessuno. L'intervento della Regione Emilia-Romagna si sta rivelando prezioso per avviare un confronto serrato con l’azienda, a riprova di ciò voglio sottolineare la presenza dell’assessore Colla in assemblea», conclude Lisi.
Il prossimo incontro in sede regionale si terrà a Bologna il 3 novembre, prima di quello già programmato al ministero delle Imprese e del Made in Italy per l'8 novembre, in cui si scopriranno le sorti dei lavoratori.
Assemblea dei lavoratori Marelli. Foto Dire