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Guardia di Finanza

Come afferma la Guardia di Finanza, «solo a Bologna arriva a 621 il numero delle posizioni sospette rispetto al numero complessivo di 1.900 in Emilia-Romagna». Ormai è un fenomeno sempre più preoccupante la crescente difficoltà per chi vuole studiare a Bologna di trovare un alloggio. Una delle conseguenze più tragiche è sicuramente la presenza sempre più palpabile del nero tanto che il comandante regionale delle fiamme gialle parla di troppi «proprietari che sfruttano gli studenti». 

Molto utile per combattere gli evasori, come emerso durante il focus tra Guardia di Finanza, le università di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, l’Agenzia delle entrate e l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori Ergo, si è rivelato «l’incrocio dei dati sulle registrazioni dei contratti, le iscrizioni negli atenei, le utenze domestiche e le richieste alle Ausl per il medico di base». Inoltre, per fare ulteriore luce su questo problema, da alcuni giorni la Guardia di Finanza sta inviando agli studenti dei questionari.

Il comandante regionale della Guardia di Finanza Ivano Maccani fa notare che tutti questi strumenti danno un notevole contributo nel tentativo di «smascherare quei proprietari di casa che sfruttano gli universitari e non pagano le tasse». Per ottenere questo risultato ovviamente occorre anche «tutelare le città universitarie perché - spiega Maccani - se si diffonde il fenomeno degli affitti in nero possono subentrare delle situazioni di illegalità che favoriscono l’insorgere di degrado». 

Il rettore Giovanni Molari ha ribadito la collaborazione dell’Università di Bologna con la Guardia di Finanza e ha manifestato il suo impegno sul fronte dell’emergenza case: «Gli studenti fuori sede sono 39.500, un numero pari al 57% degli universitari presenti in città (…). Abbiamo cercato di mettere a sistema tutte le nostre competenze e fornire il nostro supporto, con l’auspicio che la Guardia di Finanza continui nella sua opera e riduca al minimo gli affitti in nero nella nostra città». 

 

 

Nell'immagine un veicolo della Guardia di Finanza - Foto Ansa